il velo della più grande importanza, sotto il frasario ciarlatanesco
dei devoti, dei dotti, dei savi scorgo quasi sempre un buffonesco che mi diverte. Di rado noi siamo quello che mostriamo di essere e perdono volentieri a quello che non si maschera, perché non inganna. Sotto le sottane quante bruttezze, sotto gli abiti eleganti, quante miserie, sotto le tonache quanta malvagità, sotto le toghe quante ingiustizie, sotto... l'enumerazione sarebbe qui troppo lunga. L'impostura innocente fa ridere, la maligna fa piangere. Fuggiamo lungi da questa, studiamo quella e rallegramoci. Oh! Se sempre sapessi farlo che bella sorte! Non m'importerebbe di esser tanto disgraziato quanto Scarron.