quando questi saranno copiati, (oggetto nel presente sistema di molti, e molti mesi), dovrò pensare a ripesare tutt'i pezzi d'oro, o d'argento la qual cosa sarà una seccaggine, ma una seccaggine importante per il buon servizio. E poi? Da cosa nasce cosa, e finalmente morirò, o sarò messo a sedere, o mi riposerò nel campo innaffiato da' miei sudori.
A quest'epoca si è parlato molto delle tragedie del conte Vittorio Alfieri d'Asti delle quali sono stampati due volumi in Siena che alcuni vogliono ottime, i più scellerate.
Ma non si sapeva, s'egli non lo diceva nella citata risposta a Calsabigi, che si fosse mosso a scriverle da prima dalla noia, dal tedio di ogni cosa misto col bollore di gioventù, col desiderio di gloria, e dalla necessità di occuparsi in qualche maniera, che più fosse confaciente alla sua inclinazione (p. 3 e seg.). In quello squarcio Alfieri si dipinge con tratti robusti, e profondi. I suoi amori con la moglie del conte di Albany (l'ultimo Stuardo) entreranno nella storia di questo tragico se