tarpata ove facevo una leggiera satira alla teologia fratesca, e ove desideravo dagli ecclesiastici più morale. Io adunque per divertirmi stenderò altra lettera, che procurerò pure che si stampi, anzi la scrivo oggi, essendo molto in collera con i teologi che vogliono imporre, e che mancano alla carità a gloria di Dio.
Tempo migliore assai ma non stabile.
ø A dì 28 detto domenica.
Tempo fosco molto.
La giornata nel mio fisico non è buona, benché lo sia nel morale. Ma questo ancora è sturbato dai discorsi ai quali devo esser presente; discorsi dettati dal male umore; dall'età; dalla naturale scontentezza del cuore umano; dal gusto ch'è stato sempre insito nei fiorentini di tassare il governo, di censurare i ministri, di augurarsi male, di cercare le cause nascoste, il perché del perché, di pretendere finamente, come Tacito, di maliziare sopra tutti, e sopra tutto.