o A dì 16 detto martedì.
Castrati sul teatro e virtuose. Ho cercata, ma non ho trovata l'epoca dell'introduzione dei castrati nel teatro. Solamente nel t. I delle Rivoluzioni del teatro musicale italiano di Stefano Arteaga cap. 8 p. 270 leggo che da una bolla di Sisto V indirizzata al nunzio di Spagna si rileva, che l'uso degli eunuchi era molto comune in quella nazione probabilmente per la musica delle chiese, o per quella di camera; e che da una lettera di Pietro della Valle a Lelio Guidiccioni scritta nel 1640 si vede che di già erano comunissimi sulle scene italiane a quel tempo.
I più famosi furono allora Guidobaldo Campagnuola Mantovano, Marco Antonio Gregori, Angelucci, e sopratutto il cavalier Loreto Vittori di Spoleti di cui Giano Nicio Eritreo fa grandi elogi nella Pinacoteca, ove tratta di Andrea Salvadori. Rispetto alle donne il medesimo autore p. 272 nomina fra le prime che si resero celebri in Firenze Giulia, e Vittoria