Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XII (1784)

Volume Dodicesimo » Diario » D 12 » [Dal 5 febbraio] » p. 2137

Tempo bello nella mattina, poi coperto, fosco, e piovoso.

Young tradotto da Tourneur mi annoiò, mi fece sbavigliare; tradotto dal dottor Bottoni m'incantò, mi sorprese. Doppo ho conosciuto che aveva un'anima originale con sentimenti a sé, ch'era fatto per portare nel seno un nuovo patetico dolce, e profondo, che pensava, e sapeva far pensare insegnando, con delle riflessioni sue proprie, dei precetti affatto inusitati. Specialmente sapeva conoscersi, sapeva rispettarsi due oggetti che possono avere, e che hanno delle regole, che non tutti sanno praticare, e che nella vita, e nel corso degli studi sono di grande importanza. Young va distinto nella folla degli autori, ha un carattere a parte tutto suo, che piacerà sempre a quelli che sentono. Egli è sublime nel patetico, egli è originale, e più grande degli antichi ai quali pare che mancasse questo genere.