aveva versato il veleno sono esempi di reflessiva ferocia sopra la quale noi taceremo piangendo. Il ritratto che Mayer fa d'Epernon è curioso, e singolare. Uomo libero di lingua, forte di braccio, alto di sentimenti, feroce di anima accoppiava molte virtù a moltissimi vizi. Mayer (p. 233) suppone introdotto in Francia in questo tempo l'amore illecito, che asserisce aver fatto dire di Firenze "Pravi Florentia mater amoris" ma sarebbe facile il mostrare il suo inganno.
Questo è stato vizio di tutte le nazioni, e di tutt'i secoli. Ne' tempi bassi si diceva "crimen seu delictum spinae dorsi" e Monstrelet scrive che alcuni furono bruciati alla Greve, per aver commesso "le délict de l'espine". Ménage nell'Anti-Baillet rileva che in Italia si chiama "péché de non-conformité" (Lettere di Bayle t. I m. p. 366). Tessendo Mayer un quadro della casa Medici cade in moltissimi sbagli, in parte comuni a quasi tutti gli oltramontani,