Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XI (1783)

Volume Undicesimo » Diario » F 11 » [Dal 5 marzo] » p. 1964v

o A dì 23 detto domenica.

Stamane ho fatta una corsa generale al Real Gabinetto di Fisica, e mi sono sempre più persuaso che nel complesso nulla si veda di più grandioso, e vastamente ideato. Ma la vastità stessa dell'idea mi ha fatto vedere ch'è poco più di un semplice magnifico prospetto proposto e disegnato senza le dovute proporzioni nelle parti. Vi deve essere ogni regno della natura, e vi devono essere tutte le branche della fisica, ma i pezzi di anatomia del corpo umano in cera sono soprabondanti, e quelli dell'anatomia comparata saranno pochi. Non vi è luogo per i quadrupedi, nelle gemme è scarsissimo,

così negl'insetti. La cosa fu concepita in piccolo, e poi fu estesa senza misura, e senza temperanza, ma la fabbrica è piccola, ma le camere sono poche, e sono mal disposte; ma le persone per assistervi, e per renderlo utile mancano, e quelle che vi sono non sono atte a farlo per l'intiero, perché il direttore tutto tira a sé, e l'astronomo non può esser chimico, l'anatomico non può esser bottanico, il fisico non può esser profondo naturalista. Del resto l'idea è concepita in grande moltissimo ed istruisce, ed allarga l'anima di chi riflette.