Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XI (1783)

Volume Undicesimo » Diario » A 11 » Gennaio » p. 1923

alla rappresentazione dei Solitari dramma in quattro atti già impresso, e molto decantato del tenente Gamerra celebre autore della Corneide. Che sciocchezza noiosa, e tetra senza interesse! Una società di solitari traditi dal bel sesso, che vivono nel silenzio col giuramento di uccidere qualunque donna a loro si appressi è un pensiero contro natura, che confonde la virtù, col fanatismo. Il dialogo è freddo, e monotono. Il tutto non può occupare piacevolmente un pubblico. Costui ha veramente la fantasia intemperante, giacché mescola l'idee della disonesta Corneide con le amorose di Erseta, con le tetre dei Solitari. Eppure ha talento, ma il talento fa i Newton, i Lock, i Pope, i Catilini, e Simoni e cento altri caratteri buoni, o cattivi secondo il suo impiego, o le sue disposizioni naturali. Il concorso fu grande, ma tutti, o quasi tutti mi avveddi che pensavano appresso a poco come me. O il pubblico non s'inganna nelle cose di gusto, o se s'inganna non possiamo dispensarci di cercar di piacere a lui.