o A dì 7 detto sabato.
Ho lette le note alle Note marginali pubblicate dall'auditore Vincenzio Martini, nella Differenza tra esso, e Giuliano Tosi Firenze 1782 in folio nella stamperia Bonducciana di pagine 58 con le note al sommario dei documenti di pagine 41.
Queste note son ben forti. Tosi ha miglior penna, e più sapere del suo avversario, ma la forma della risposta non è bella. Che dirà Martini a vedersi rinfacciare p. 30 ch'egli fu una volta in figura di reo, che Tosi il quale come segretario del Magistrato degli Otto doveva essere uno dei suoi giudici, si astenne, si dispensò, e come congiunto si fece suo avvocato, lo assisté, l'aiutò? Io bene me ne ricordo, e so da un altro giudice fino di quel tempo, che le cose di Martini non stavano benissimo. Egli era auditore a Porto Ferraio, e fu attaccato da quel governatore con cui passava una guerra crudele. Si è disputato dell'autenticità di un motivo dell'auditore Francesco Rossi. Martini obiettò che tutto non fosse legittimo, fra le altre, perché vario fosse nello stile. Si munì di attestati di grammatici,