ø A dì 25 detto lunedì.
Tempo vario, e un poco dolco.
Io rifletto che nel mio dipartimento letterario sono il capo più disgraziato. L'abate Felice Fontana ha nel Gabinetto Fisico per aiuto l'impagabile Giovanni Fabbroni, il canonico Bandini l'abate ora canonico Sarti nella Laurenziana; il proposto Ferdinando Fossi nell'Archivio Diplomatico l'abate Petrai, ed un altro prete abilissimi; il dottor Giovanni Targioni nella libreria Magliabechiana il cavaliere Menabuoni ignorante, ma onesto, attivo, pieno di zelo; io nella Real Galleria l'abate Luigi Lanzi ex-gesuita che in vece di sollevarmi sempre mi dà qualche fastidio, o nulla fa di quello, che gli suggerisco. Questa piccola osservazione la segno per giustificare alle occorrenze che gli altri per lo più vendono fumo, e che nel mio impiego soffro quattro quinti di fatiche più dei suddetti onde quasi tutto quello, che si troverà fatto sarà mio.
o A dì 26 detto martedì.
Tempo turbato assai con pioggia, e nebbia.
Sono cinque, o sei anni che a Basilea si stampa un giornale il quale mi dicono eccellente, e di un genere nuovo col titolo