riescono anche sempre incomodi, e spesso viziosi. Ho verificato ciò con le mie osservazioni, e potrei citare fra le mie conoscenze molti esempi. Fra le mie sorelle, la più monaca è stata la più contenta. Ma questa tesi diventerebbe una satira.
ø A dì 28 detto sabato.
Gli uomini più felici sono quelli che sanno star soli. Questa è una cosa che ho sempre molto desiderata, ma che non ho potuta ottenere. So star solo alcune ore del giorno, ma quando non applico, quando mi voglio riposare, quando pranzo, la solitudine è per me un tormento. Eppure stando soli abbiamo minori dispiaceri, e sentiamo meno le imperfezioni altrui. Chi è pago di sé, indifferente per le cose esterne, con pochi bisogni, e con pochi desideri, quello è che vive meno male questa vita, che la Provvidenza ci sparge di piaceri, e di lagrime con una certa economia, che non si sa discernere, che si sente, e che non si può scansare. E perché ad alcuni ha dato un temperamento felice, ad altri no? E perché ad alcuno tronca lo stame di 3 anni, ad altri di 80? E perché fa