tutto il suo sviluppo, e con essi rinfresco la memoria delle varie mie situazioni, dei miei pensieri, dei miei sentimenti ecc. Avanti ero immerso nelle giovenili dissipazioni, avevo i gusti, e i desideri dell'età, non della ragione, ero pieno di puerili pregiudizi acquistati nell'educazione volgare, che avevo avuta, ed appena avevo concepito il gusto di riflettere sopra di me, di esaminarmi, di tastarmi, di misurarmi, cosa che mi fece nascere l'idea di far prima di Rousseau in qualche modo le mie Confessioni, ma doppo assai Sant'Agostino, e Montaigne.
Questo ultimo divenne per lo stesso motivo il mio scrittor favorito, il mio maestro migliore, il mio amico, il mio compagno quasi indivisibile. Tutto non ho scritto, per una certa prudenza, ma nulla di falso ho scritto, nulla di essenziale ho