Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume X (1782)

Volume Decimo » Diario » I 10 » Maggio » p. 1792

dar forse qualche ordine, qualche sistema, qualche apparenza, se gli combinassi, se gli unissi, se gli correggessi, se gli legassi assieme.

Questo è un lavoro a cui penso, ma un lavoro, che esige tutta la quiete, un lavoro per cui dovrei svolgere molti libri, un lavoro nel quale dovrei ingolfare tutto me stesso, perché quasi ho vanità di avere scritto con tanta costanza per ventitré anni di tutto, e sopra tutto, a penna corrente. Vedrò col tempo se mi risolvo a questa ultima parte della mia commedia, se mi risolvo a tempo, e se faccio cosa, che il mio erede possa aver piacere di serbare, e di leggere. Intanto corriamo tuttavia la carriera con maggiore, o minor lena secondo le circostanze, e continoviamo dalla mia veletta ad osservar me, gli altri, e le cose che passano nel rapido corso degli avvenimenti prodotti dal tempo, per consumare i miei giorni in modo che io lo veda, e non "facendo" soltanto "l'uomo" secondo un'espressione energica sentita in questi giorni.

Tempo buono, ma con non buona apparenza di campagna.