Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume X (1782)

Volume Decimo » Diario » H 10 » [Dal 14 aprile] » p. 1790

poeta drammatico il quale abbia il dono della facilità, e giustezza dell'espressione, della nobiltà dei pensieri, dell'arte d'interessare il cuore, quanto l'ebbe Metastasio resosi illustre in vita oltre l'ordinario presso tutte le nazioni. Le sue opere sono il codice della gioventù, ove impara a sentirsi, e ad esprimersi. Chi gli scriverà la vita dovrà avere del sentimento, e dell'energia per fargli un giusto elogio. Fu allievo del Gravina, e suo erede. Un fratello morto anni sono, ebbe in Roma di talento, e molto abile nella giurisprudenza criminale. A me non appartiene dirne di più, perché non lo conobbi, che per i suoi drammi. Vari che lo frequentarono, mi hanno detto ch'era di maniere dolcissime, ed amabili. La sua prosa aveva i difetti del secolo passato, e fuori del drammatico non è molto riuscito in altri generi di poesia.

Tempo vario, ma per lo più oscuro.