Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume X (1782)

Volume Decimo » Diario » C 10 » [Dal 26 gennaio] » p. 1745v

mali per un piacere breve seminato d'incomodi, di pentimenti, di noie. L'immaginazione l'inganna, l'inesperienza la tradisce, la credulità la rovina. Indocile l'uomo, e la femmina in ogni età alla voce della ragione calpesta quello che vi è di più sacro, si fa sorda a quello che vi è di più vero, e tardi piange la sua cecità, assapora il suo cordoglio, gusta la sua sinderesi, o la fa tacere con obbrobrio, con ridicolezza, con perdita di fortuna. E quattro minuti al più di estasi accende nel mondo tanto incendio? E la scelta di una vagina più che di un'altra può tanto interessare chi ha senno in testa? L'affamato non riflette al cibo che deve ristorarlo; e l'innamorato o l'innamorata vuole quelli abbracciamenti che vuole, crede che in seno ad una, ad uno sarà più contento o più contenta che in seno ad un'altra o ad un altro, ammira più quello o quella che si figura ammirabile, che quello o quella che lo è in effetto.