Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume X (1782)

Volume Decimo » Diario » C 10 » [Dal 26 gennaio] » p. 1743v

tranquillità. Io vedevo di essere assai fuori del tiro di certi colpi che l'incertezza delle cose produce in molti impiegati. Io speravo di viver quieto in vecchiaia quei giorni che non avevo consumati da giovane né nel vizio, né nell'ambizione, né nell'avarizia. Ma poiché ogni cosa è sparsa di amarezza nella vita, ebbi da primo per aiuto l'ex-gesuita abate Lanzi (questo dice tutto), e poi trovai che l'inesperienza, la sensibilità, la seduzione aveva fatto cadere la mia ragazza in uno sbaglio, e che per combinazione aveva scelto per oggetto del suo primo amore l'individuo forse il più scellerato, che potesse trovare in questa capitale di circa 80.000 anime.

Questa è la presente mia situazione, la quale esigerebbe che ripetessi, quello che la Teresa dirà stasera al pubblico in palco "Perché bramar la vita? / E quale in lei piacer si trova?"