ø A dì 5 detto venerdì.
Che scene compassionevoli, tenere, tetre mi tocca a passare con la povera mia Teresa! Ella è divenuta tale che mi spaventa. Un sguardo, una parola, un discorso placido, e indifferente un baleno, un temporale la getta nelle convulsioni, nei pianti, e nelle strida. La tenerezza la punge amaramente quanto la collera. Che sarà di lei? Di me lo so quasi sicuramente. Presumo troppo: l'avvenire è nascosto anche ai semidei, ed io sono semiuomo.
Tempo un poco nuvoloso.
o A dì 6 detto sabato.
Tempo bello.
Mie riflessioni. Io leggo dei giornali, e dei fogli periodici per informarmi di ciò che acquistano le scienze, non avendo sempre il comodo di trovare i libri nei quali le medesime ottengono qualche grado di perfezione, o non essendo capace d'intenderli. Che cosa ne rilevo? Neppur io lo so. Tutti gli autori mi