È anche più facile il gettare sugli altri del ridicolo, che il combattere le loro oppinioni, e basta indurre la moltitudine ad osservare i difetti, e le inconseguenze degli altri per degradargli quando tutti hanno interesse a trovar se stessi unicamente savi. Lutero, Calvino ecc. avevano certo del debole, onde per condurlo al rango di demenza sarebbe potuto bastare ai preti l'esaltarlo, l'amplificarlo, il piegarlo come loro tornava conto. In questo caso questi capi di sette, e cento altri più antichi, e moderni sarebbero stati meno ascoltati, e meno stimati. La più subblime bontà è quella che non si può mettere in ridicolo, ma per quanta ne so, niuno di costoro l'ebbe tale da potersi fare adorare dai popoli. Ecco una