ø A dì 15 detto venerdì.
Sono combattuto da' miei affetti. Egli è d'uopo che io litighi per la mia ragazza col Chelli, giacché non si presta alle insinuazioni, ma vuol vedere giudicialmente esaminata la forza della sua ragione, e petulante, e fiero sale fino al trono per non esser sorpreso, per quanto dice. Il priore de' Santi Apostoli Benvenuti gli ha parlato con efficacia, ma inutilmente per distorlo dalle sue pretensioni, e ne ha ricavata della mortificazione fino ad esser condotto a portarsi ai piedi di Sua Altezza Reale per giustificare i suoi discorsi. Uno sbaglio giovenile, quante lacrime produce! Quanti dolori a quelli ancora, che sono innocenti!
Tempo vario.
o A dì 16 detto sabato.
È qua di passaggio l'abate Francesco Zacchiroli, non più abate, e mi è venuto a trovare facendomi cento finezze, e regalandomi alcune delle