ringiovanisce. Il suo vigore, e la sua perfezione è ridente, e bella quanto può esserlo, ma nel suo squallore non ha più merito di una languida vecchiaia, e costituisce il suo merito appunto nell'alternativa de' suoi gradi. Anzi senza l'arte è orrida, seria, e rozzamente subblime. Nelle creature vale la stessa osservazione. La gioventù è amabile, ed innocente. Veduta troppo da vicino è insipida, e timida, vale a dire non diletta l'età da lei troppo discosta, e che di lei non ha più gran bisogno. Con i suoi slanci occupa un poco, ma poi stanca, ed affatica con quella forza che vince le altre in elasticità.
Si tolgono gli spettacoli del Venerdì Santo a Prato,
ed a Firenze, e si vuole introdurre una serietà, che altererà i nostri costumi, e gli renderà più del bisogno cupi, e seri. Ancor io so che in queste devozioni vi era troppo del profano, ma so ancora che le nostre maniere non possono esser quelle dei climi ghiacciati, onde temo se si guadagnerà a introdurle fra noi.