ø A dì 10 detto sabato.
Tempo fosco, e dolco.
Mi era saltato in testa di formare un indice alfabetico generale di tutte queste mie Efemeridi, di tutt'i miei fogli, e di tutt'i libri, che d'ora in poi anderò leggendo. Ma la cosa non sarebbe più molto utile, perché la fatica la intraprenderei troppo tardi, porterebbe avanti molto tempo, e non verrebbe quasi più a proposito. Questo pensiero è appresso a poco a poco simile a quello degli spogli dei quali scrissi sopra a p. 1526v. Troppe cose mi sono passate per mano che non curai, e che ora mi sarebbe comodo il rammentarmi, sicché l'indice sarebbe imperfetto. Questa destra ancora non mi serve senza pena, sicché si abbandoni ogni lavoro lungo, si passi il tempo ora per ora, e si cerchi il trastullo più facile per impiegare i momenti vuoti della vita, che a colpo d'occhio si va consumando in questi stessi fogli deposito giornaliero de' miei capricci, e delle mie debolezze.