dal prender la penna, e dallo stendere alcune rispettose mie riflessioni. Vedrò quello che ne uscirà. Intanto mi occuperò con piacere riflettendo ad un'arte che devo per ufizio conoscere, e che ho sempre amata per procurare al senso dell'occhio il suo natural piacere. Averei bisogno di aver vedute molte gallerie per scrivere eruditamente, e con abbondanza di esempi. Ma farò quello che posso, e non conto di pubblicar nulla di quanto mi caderà dalla penna, ma d'istruire me stesso, e di baloccare forse qualche amico.
Sicuramente mi pare che le troppe istruzioni freddino i talenti. L'ho detto altre volte, ma me ne confermo osservando che mancano affatto i pittori di composizione, e che sopra un ritratto, ed un quadro di una sola figura si fanno troppi discorsi. Vi sono in principio di questa edizione alcune memorie