ø A dì 24 detto venerdì.
Tempo turbato, e umido.
Io mi trovo sterilissimo di cose da scrivere in queste carte per colpa del mio spirito.
o A dì 25 detto sabato.
Quando viene alla Real Galleria come questa mattina l'arciduca Francesco non posso non trasportarmi sempre con entusiasmo nei tempi futuri, rimirandolo come il presunto erede della casa d'Austria, e come destinato a reggere tanti milioni di sudditi,
quanti sono quelli di costumi, e culto diverso che sono sparsi per tanti regni. Egli è buono, gusta le cose belle, ha della serietà, ma è anche ilare di volto, e promette di essere un amabile principe. Ora la sua educazione diviene significante, ed importante. Io non vedo volentieri che abbia per precettore un ex-gesuita. Vorrei che gl'insegnasse un signore dotto, ammaestrato nel mondo, imbevuto delle massime grandi, avvezzo a mirare tutte le cose in grande senza prevenzione, e senza pregiudizi,