Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VIII (1780)

Volume Ottavo » Diario » S 8 » [Dal 19 ottobre] » p. 1459

ha fatto uso delle medaglie soltanto per illustrare, supplire, e confermare la sua storia, la quale per i re del Bosforo ha in esse trovati grandi aiuti e per correggere quanto ne scrive Vaillant in un'opera uscita in luce doppo la sua morte cioè nel 1725 il padre Souciet in una dissertazione che vedde il giorno nel 1736 con altre, e lo stesso Cary in altra dissertazione pubblicata nel 1744. Pellerin nella raccolta delle medaglie dei re due di quelli di Tracia, e tre di quelli del Bosforo ha date che non conobbe Cary, e di questi secondi lo corregge sopra di una che non aveva egli letta esattamente. Nel Gabinetto di Vienna ne sono 38 dei primi (p. 80) e 11 dei secondi (p. 136) fra le quali alcune non vedute dal nostro autore. Io non faccio estratti, onde basta al mio disegno l'aver notata questa storia, alla quale utile sarebbe che altre simili ne fossero composte dagli antiquari, riunendo i monumenti o sieno iscrizioni, e medaglie alle autorità degli scrittori nel tesserle. Ma pochi ne sarebbero capaci come monsieur Cary, Froelich, Vaillant ecc. Anche gli annali delle repubbliche greche potrebbero compilarsi con lo stesso metodo, ed allora la storia antica diverrebbe tanto sicura, quanto può esserlo. Altre volte ho già desiderato che le storie delle città tutte di cui restano medaglie fossero distese come quelle di alcune che ha date l'abate Belley nelle Memorie della Real Accademia delle Iscrizioni di Parigi ma gli uomini profondamente dotti in queste cognizioni sono ora più che mai rari.