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[Dal 6 ottobre]
Nel secolo susseguente altre simili monete vennero in luce, alcune delle quali portavano il nome di un Imperatore Enrico forse il IV o il V (p. 20). Meglio il I o il II Carli t. I p. 25. Di tali monete pur d'argento tre ne furono scoperte l'anno 1755 in Ancona nella recognizione del corpo di San Ciriaco come si dice nella relazione stampata in Roma dal celebre padre Corsini in quel tempo Generale delle Scuole Pie l'anno 1756 in 4° p. 6 ove alla p. 14 si dà ancora la figura di una di esse. Aveva Girolamo Zanetti pubblicato a Venezia nel 1750 un ragionamento Dell'origine, e dell'antichità della moneta veneta, in cui parlò della moneta dell'Imperatore Ludovico, e di altra dell'Imperatore Lotario facendo vedere essere di Vennes, o Vannes città della Francia nella Bassa Brettagna, o della Venezia terrestre come alcuni avevano pensato.
Altri scrittori hanno parlato di tutte queste monete (Lisuti Della moneta del Friuli; senatore Domenico Pasqualigo Opusc. Caloger. t. XXVIII; senator Cornaro Ecclesiae Venetae decade XIII parte I; Carli Delle zecche d'Italia t. I p. 109 et seg., senator Gradenigo nel t. II della Nuova raccolta delle monete d'Italia pubblicata dal Zanetti p. 165 e 166.