o A dì 27 detto mercoledì.
Tempo bello.
L'abate Felice Fontana fisico di Sua Altezza Reale mi fa l'amico, ma io non lo voglio esser di lui. È uomo di talento, e che ha un nome, ma è di un carattere duro, finto, e portato troppo al ciarlatanismo. Dunque lo tratto con riserva, e in modo che non mi possa ingannare, né giuocare, e calcolo tutte le sue onestà per restituirgliele esattamente.
o A dì 28 detto giovedì.
Tempo fosco.
Se potessi decentemente raccontare un fatto successo tempo fa a Napoli di un innamorato che perdette la sua bella, e che sagrilegamente procurò di vendicarsi con la Divinità che aveva permesso che morisse ad onta di tutte le devozioni fatte farei inorridire. Egli è il più empio, e brutale che possa immaginarsi, e caratterizza quanto scioccamente può essere scellerato l'uomo in passione. Abuso di sagramento, sfogo animalesco ecc. ecc. ecc.