Morte del poeta Dorat. Il dì 29 aprile prossimo passato morì a Parigi Claudio Giuseppe Dorat il poeta più spiritoso, più facile, più elegante, e più delicato, che io conosca nella sua nazione in questo secolo. Mancò per una malattia di languidezza cagionata da una lunga ipocondria, di circa 46 anni d'età. Era nondimeno pieno di brio nei suoi versi, e di epicureismo.
Discorso sopra il modo di estirpare la mendicità. È bello il discorso dell'abate de Montlinot che ha riportato il premio della Società di Agricoltura di Soissons nell'anno scorso, pubblicato in questo in 8° a Lilla sopra i mezzi di abolire la mendicità, e di rendere utili i poveri validi, e di soccorrergli. Egli vuole che sieno tolte le elemosine, che sieno disfatti gli spedali, e che sieno soccorsi i poveri nelle loro case da deputati laici, perché l'ipocrisia non alligni, e con parsimonia acciò l'industrino. Bel progetto preso in astratto. Ma si può eseguire? Nella Fiandra francese