un difetto che dispiace, perché offende l'amor proprio di ciascuno. Egli può stare assieme col talento, ma non lo suppone certamente ed io ho l'uno, perché mi piace l'analizzare me stesso, ma non ho l'altro dono perché il cielo non me lo ha dato. Quante cose mi scappano nel pensare? Quanti rincrescimenti ho a leggere in vari libri le debolezze, e l'inesattezze delle mie riflessioni! Molte volte sono le altrui belle più di colorito, che di disegno e d'invenzione. Non ostante mi mortificano, e mi fanno rinunziare ad ogni pretensione, se mai l'ebbi, di spirito, di vivacità, e d'ingegno. I miei concittadini mi conoscono certo, ma per non ingannare me stesso, e per non imporre ai posteri ho scritto abbastanza, cioè ho dipinta la mia anima in tutte le positure possibili, e seguiterò a disegnarla fino che potrò farlo con la mia destra.
Tempo vario, burrascoso, e minacciante pioggia in qualche ora.