che annunziai già, e che tratta a lungo delle medaglie fenicie, e dà un saggio di paleografia numismatica. Or di presente mi ha mantenuta la parola facendomi avere per mezzo del libraio Molini due esemplari della sua opera. L'ho scorsa con piacere, e l'ho ritrovata erudita, ed utile onde mi è stata cara assai. Sempre più mi cresce il concetto di questo letterato, e vorrei che venisse qua a passare qualche tempo, per istruirmi sotto di lui. Nel suo scrivere ha molta chiarezza, e non usa quel pedantismo letterario, che stracca in altri libri. Ho imparato da questo ch'egli possiede un buon gabinetto di medaglie, il fondo del quale è la collezione della famiglia Ruzzini di Venezia, che gli regalò milord duca de Northumberland. Vi è attaccato un manifesto, o sia la nota di altre sue opere, che ha il suo libraio di Londra, delle quali ne possiedo tre, oltre la presente cioè Le ricerche sopra le scoperte attribuite ai moderni, il Trattato delle pietre preziose e L'itinerario delle strade più frequentate d'Europa tutte utilissime, e buonissime.