tagliando nel primo la testa d'Io, e strappando il secondo in più pezzi, e dandogli poi a Carlo o Antonio (era suo padre) Coypel suo primo pittore.
Nel catalogo adunque dei dilui quadri, disegni ecc. che furono messi in vendita nel 1753 (Parigi in 12°) doppo la dilui morte, trovo indicate queste pitture p. 2 e 3 e trovo notato che il medesimo Coypel riparò in quello la testa dandogli un altro giro, cancellando il capo, e la mano di Giove che compariva, e facendo tenere alla figura una (marotte) per farla esprimere la follia, e di questo ne formò tre diverse tele, nella prima variando la testa di Leda, ed il cigno, e lasciando gli altri due pezzi nel modo che stavano, con fare un quarto piccol quadretto di una testa di femmina ch'era vicina alla figura principale. Chi acquistasse tutti questi quadri non mi è noto, e neppure se avesse un simil destino la "Danae" del detto Coreggio che si descrive nel mentovato