della città di Tarso metropoli della Cilicia (pp. 340-362), di Cirene (pp. 364-390),
e di Ancira nella Galazia (pp. 391-418) che dimostra essere la medesima città che Sebaste de' Tectosagi di cui riporta una medaglia autonoma riferita prima da Pellerin (Recueil t. II p. 12) citandone altre due. In tutte queste osservazioni lette all'Accademia nel 1767, 1768 e 1769 l'autore fa molto uso delle medaglie, ne cita non poche, e le illustra con la rara sua erudizione la quale lo costituisce, secondo me, il più dotto, e sagace antiquario dei suoi tempi.o A dì 24 detto domenica.
Siccome non è inutile il prender notizia dei libri in qualche modo rari che vengono alle mani, così io penso di notar quelli che di volta in volta averò comodo di esaminare senza possedergli, ed in tanto principierò da uno che mi ha prestato il canonico Bandini