capacità da saperlo fare. Fra questi vi è il citato d'Argensville (Ved. il discorso preliminare avanti il primo tomo p. 39), ma il bello è che dimenticatosi della sua presunzione t. IV p. 78 racconta che Pietro Mignard colorì una "Maddalena" sul gusto di Guido, che ingannò fra gli altri il celebre Le Brun, p. 246 che lo stesso Pietro Mignard giudicò di Guido un quadro di Bon Boullogne stato acquistato da Monsieur fratello di Luigi XIV, e p. 330 che Luigi Cheron fece credere un "Cristo coronato di spine" da lui fatto, essere di Annibale Caracci. Altri esempi potrei addurre, per chi non fosse del mio sentimento.
I mercanti di quadri sono quelli, che avendo preso della pratica, sono i più facili a giudicare delle pitture, ma costoro lo fanno qualche volta con troppa impudenza, e l'impudenza impone soltanto agl'ignoranti, ed al volgo per conseguenza.