Io lo veddi fanciullo nel mio viaggio fatto a Perugia nel 1753 e poi ho convissuto molti anni con esso senza lamenti, ma doppo esser partito di casa Coppoli l'ho poco trattato perché vedevo con dolore i mali di questa famiglia, che dovevo amare, e non ero in stato di parargli [...]. Non era migliore il fratello ch'è restato
ø A dì 30 detto lunedì.
Tempo dominato dal tramontano, e sereno.
Ho visitato il fratello del defunto ch'è dolente, e che mi ha fatte molte espressioni piene di compitezza. Il tempo farà vedere quello ch'egli sia in oggi. Io conservo nel cuore tutta la gratitudine a questa famiglia, e i casi suoi sono stati quasi come miei, ma le circostanze tirano dietro a sé il destino delle case, e la prudenza non le può parare. Una donna fa qualche volta la fortuna, ma fa ancora qualche volta la disgrazia di una casa.