Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VII (1779)

Volume Settimo » Diario » Q 7 » p. 1191

Q 7

Q 7

[Dal 15 luglio]

molti lustri. Gli antichi avevano dei metodi più sicuri, e vedo dei loro quadri che hanno tutta la vivezza doppo due secoli, o due secoli e mezzo. Io non so se quando uscirono del cavalletto erano così freschi come quelli dei pittori moderni, so che questi sacrificano all'effetto dei primi giorni, la durata. Vero è che non poche tele antiche vanno a perdersi, ma questo segue perché molti pittori furono negligenti nelle mestiche, e stesero sopra le loro poco colore, o colore difettoso, ma di ciò non si possono incolpare i più antichi, e fra gli altri quelli che usarono le tavole ingessate, o dorate. In sostanza con l'esperienza mi disgusto sempre più delle vernici, e prevedo la corta vita dei quadri che ora si coloriscono, nel mentre che m'incanta l'artifizio dei più vecchi, che con la loro semplicità seppero dare lunghissima vita ai loro pennelli. Anche la moderna tintoria forma dei colori vivi, e gentili all'eccesso, ma questi colori sono artificiali, e falsi, e smontano prestissimo all'aria, onde non sono bellezze che di un momento, come i fiori.

Tempo buono, e caldo.