Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VII (1779)

Volume Settimo » Diario » P 7 » Luglio » p. 1186v

o A dì 4 detto domenica.

Scrissi una volta (Efemeridi t. XX p. 91) che sempre resta nel cuore qualche cosa che non si può dire. La massima è vera mentre gli uomini non devono sapere tutti i nostri segreti, volendo essi che ciascuno pensi come pensano i più, e perseguitando col ferro, e col fuoco, o almeno con la calunnia, ed il villaneggiamento quelli che hanno delle idee più giuste o diverse del volgo. Iddio solo può vedere, e deve vedere il nostro interno, e che veda il mio non ne ho ribrezzo quando le passioni non mi assalgano. Ma che lo vedano gli uomini? La decenza, cioè il costume non vuole, che nudi il mio corpo in faccia ad essi, e non vuole neppure che nudi il mio cuore, perché offenderebbe troppi. Tengo per fermo che anche Montaigne avesse qualche cosa di segreto. Forse se fossi sicuro che questi miei scritti restassero sepolti per tutta la mia vita direi di più, ma chi me ne assicura? Non ho delitti da palesare, ma non sono i soli delitti quelli che ci portano addosso del male.