Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VII (1779)

Volume Settimo » Diario » N 7 » [Dal 22 maggio] » p. 1170

prima dal Vaillant (Arsacidarum imperium p. 339) e poi con della diversità dal Maffei nelle sue Lettere sopra le antichità gallicane (p. 106) la quale parimente sta ora nel Gabinetto del re, ma è tale da non dar sicurezza della sua vera lezione. Finalmente notando aver acquistata a Venezia anche la medaglia che pubblicò il padre Froelich (Ad numismata regum veterum accessio nova Viennae in 4° p. 73) e che il padre Corsini volle correggere nella già mentovata dissertazione sopra la medaglia di Gotarze assicura la lezione del primo essere la vera. Perché l'abate Barthélemy in vece d'illustrare con altri scritti la scienza numaria, e di proseguire l'intrapresa paleografia, si gettò allo studio della lingua fenicia, e palmirena, che val quanto l'etrusca? Avvertirò poi che la prima delle suddette medaglie dei Parti con un'epoca è del 231, ma che l'abate Eckhel nel catalogo del Gabinetto di Vienna (parte I p. 254) crede piuttosto che sia del 285, e che cita tre altre medaglie dell'Imperatore con l'epoche 288, 474, 475 le quali mancano in questa memoria.

È assai piovuto nella notte, ed un poco nella mattina. Il resto del giorno è stato bello.