ø A dì 12 detto lunedì.
Tempo bello.
L'incomodo del mio braccio non mi lascia riprendere il treno ordinario della vita, onde faccio ancora il convalescente con rincrescimento. In una certa età bisogna donare assai a se stesso, ed io sono nella determinazione di custodirmi per l'avvenire, e di avermi tutt'i riguardi per vivere meno male, e per non richiamarmi volontariamente alcuno incomodo, che turbi la mia esistenza.
ø A dì 13 detto martedì.
Tempo simile, e molto sereno.
Mi consolavo del mio incomodo che lentamente si va dileguando con dire, che la stagione ne ha prodotti dei simili in molti altri. Il vero è che due altre persone le quali stanno nella Real Galleria e pure si sono nei giorni scorsi levati sangue, hanno sofferta la medesima disgrazia di vedere marcirsi la ferita. Ma la curiosa è che il cerusico è stato il medesimo. Cosa concluderne? Lascerò che altri ragioni, ed io non mi servirò più del Cellai.