Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VII (1779)

Volume Settimo » Diario » B 7 » [Dal 15 gennaio] » p. 1092

a cercare l'occasione di descrivere con entusiasmo lo stato infelice delle sacre vergini. Hanno in parte ragione, ma l'eccesso dei comici lamenti a che cosa condurrà?

Questa mia età sente ripetere i meriti della sensibilità nei libri, nei teatri, nei discorsi. Un'anima non può esser bella senza esser sensibile, e la sensibilità si fa sinonimo della compassione, ma si vuole che si estenda a scusare non solo i mali che soffre l'innocenza, ma quelli ancora che richiama la colpa. Bellissima è la sensibilità, ma deve esser regolata dalla ragione, e i patimenti delle persone virtuose devono essere sommamente più compatiti, che quelli di coloro che indocili ai consigli dei superiori, e della verità si aprono il varco a soffrire tutt'i dolori dell'indigenza, tutte le punture del pentimento ecc. Vedrà il secolo avvenire i frutti di questo nuovo sentimento che si predica, e s'inalza nel secolo della filosofia, succeduto a quello della metafisica, e nipote di quello dell'amor platonico.

Tempo sempre simile.