Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VII (1779)

Volume Settimo » Diario » A 7 » Gennaio » p. 1084

di viril debolezza, e di discioglimento di alcune parti della macchina.

Piaccia al cielo che io faccia il mio passo con coraggio, e tranquillità. In questi giorni abbiamo veduta la signora Anna figlia del dottor Antonio Giunti uno dei primi procuratori della città, e vedova di un Morandi proprietario della fornace di vetri morire di una lunga, e penosa infermità con una persistente presenza di spirito singolarissima in mezzo agli amici. Era stata bella, oltrepassava di poco i 40 anni, e non vantava forza di spirito superiore ai doveri, ed alla credenza voluta dalla nostra religione. Aveva però nel mondo muliebre fatta figura con le maniere sciolte, e piacevoli, ma nel suo finire si è mostrata maggior di se stessa, ed ha fatto parlare con ammirazione tutta la città delle tante prove date di sua sofferenza, rassegnazione, ed ilarità da confondere i filosofi più grandi. Io tengo che il morire in un modo, o in un altro, quando la malattia non infiacchisca l'anima, dipenda dal temperamento, quasi più che dall'abito delle nostre virtù morali.