Dicembre
Dicembre 1778.
ø A dì 1° detto martedì.
È piovuto nella mattina, poi tempo fosco, e da neve.
Seguitando il ragguaglio delle dissertazioni dell'Accademia di Cortona dirò che nel t. III vi è l'esposizione di nuove scoperte nelle antiche medaglie del baron Giuseppe di Bimard de la Bastie tradotte dal canonico Filippo Venuti. Questa operetta che costituisce la diss. VI non è altro che quanto fu impresso nel 1739 dietro alla scienza delle medaglie del padre Iobert comentata da detto autore (t. II p. 328) col titolo Addition aux nouvelles decouvertes, se non che il traduttore ha aggiunta la figura delle prime 7 medaglie che il barone aveva tralasciata, e questo la seconda medaglia di Audoleonte re di Peonia della quale parlerò solo dovendo prender memoria in questi fogli dell'opera intiera di Iobert quando averò tempo di farlo. Detta medaglia è d'argento, e presenta una testa di donna coperta di elmo con tre creste, e bende dai canti. Nel rovescio si osserva un cavallo andante con sella fralle due gambe dinanzi, e lettere