Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VI (1778)

Volume Sesto » Diario » X 6 » [Dal 3 novembre] » p. 1057v

ø A dì 17 detto martedì.

Tempo nebbioso, umido, e fosco.

Nella moltiplicità dei giornali che abbiamo si potrebbe sempre progettarne un nuovo, ma bisognerebbe che fosse composto da una società che avesse dei membri i quali intendessero tutte le lingue viventi di Europa. Bisognerebbe ancora che questa società fosse provvista di tutt'i libri ch'escono ovunque, e per ottenerlo converrebbe che avesse la protezione di un sovrano, il quale tenesse dei ministri alle corti estere. Bisognerebbe finalmente che i direttori della società non avessero predilezioni per la propria nazione, e si contentassero di annunziare con imparzialità i libri forestieri, senza posporgli ai nazionali. Quando, e dove ciò si otterrà? Dunque un buon giornale non è sperabile. Pure lo spaccio che avrebbe sarebbe grande, e per darglielo non si potrebbe scrivere se non in francese. Questa lingua ha preso il disopra anche alla latina. Quella è di tutti, questa dei soli letterati, ed io vorrei che anche i non letterati potessero profittare del giornale almeno in una parte, al quale effetto lo bramerei spogliato di ogni seccaggine, e rusticità.