Vero è però che non sono contento dello stile usato che mi par troppo basso, e languido, e che la quantità delle cose porta qualche confusione, onde non mi sarà facile rimediare a questi difetti, quando non ridistenda l'operetta, lo che non mi presterò così facilmente a fare, perché anche il secondo lavoro non sarebbe qual concepisco che bisognasse che fosse.
ø A dì 21 detto mercoledì.
Tempo fosco per il più, e nebbioso, e dolco.
Io mi occupo a rimettere in ordine i miei libri, ed i miei fogli. Perché? Per baloccarmi. Tutto presto anderà a soqquadro, non avendo chi possa curare tali cose, e non meritando di esser depositate. Se avessi un erede del mio gusto lavorerei anche con più gusto. Vedevo ieri sera il dottor Giovanni Targioni Tozzetti che ha un figlio istruito, il quale studiava seco, ed osservavo in che pulita disposizione era la sua biblioteca, e quel grande ammasso di cose ch'egli ha scritte, e raccolte, e mi faceva un dolce interno piacere il