Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VI (1778)

Volume Sesto » Diario » S 6 » p. 1026

S 6

S 6

[Dal 29 settembre]

o A dì 29 detto martedì.

Tempo un poco turbato particolarmente nella mattina.

Mi scandolezza il trovare dei ministri della religione che sieno viziosi, che smentischino col fatto quello che insegnano, o che mostrino di aver minor fede di quella ch'esigono dagli altri. Eppure di tutti questi ve ne sono assai, e specialmente in Roma, perché, come dice il proverbio, "non vi è più miscredente del sagrestano". Vuol dire che non si veste il sacro carattere per riflessione, ma per mestiero, e l'essere ministro di un Dio non è mestiero, ma un carattere sacro, che bisogna meritare con le opere, e sostenere in faccia agli altri con l'apparato di tutte le virtù, acciò non sia disprezzato. L'interesse di Roma si è distinto da quello della religione, e di qui sono nati tutti gli abusi, che ci rinfacciano gli eretici, e che mi si dice che in Italia sfavillano più che altrove. Pure il popolo crede, ed il popolo fa sempre il massimo numero delle società.