S 6
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[Dal 29 settembre]
o A dì 29 detto martedì.
Tempo un poco turbato particolarmente nella mattina.
Mi scandolezza il trovare dei ministri della religione che sieno viziosi, che smentischino col fatto quello che insegnano, o che mostrino di aver minor fede di quella ch'esigono dagli altri. Eppure di tutti questi ve ne sono assai, e specialmente in Roma, perché, come dice il proverbio, "non vi è più miscredente del sagrestano". Vuol dire che non si veste il sacro carattere per riflessione, ma per mestiero, e l'essere ministro di un Dio non è mestiero, ma un carattere sacro, che bisogna meritare con le opere, e sostenere in faccia agli altri con l'apparato di tutte le virtù, acciò non sia disprezzato. L'interesse di Roma si è distinto da quello della religione, e di qui sono nati tutti gli abusi, che ci rinfacciano gli eretici, e che mi si dice che in Italia sfavillano più che altrove. Pure il popolo crede, ed il popolo fa sempre il massimo numero delle società.