Rota. Era un buon uomo, e lo posso dire avendo avuti con esso da trattar negozi per molti anni. Fece delle giudicature, passò Cancelliere Vescovile di Volterra, per il favore del già auditore Santucci, fu Assessore del Magistrato degli Otto, doppo Capitano di Giustizia a Siena, Auditore del soppresso Magistrato della Parte, e finalmente nella Ruota. Non era aquila, ma sapeva la pratica legale toscana assai bene. In rango di criminalista non era crudele, bensì adorava i vecchi pregiudizi. La sua morte ha lasciata in terra la sua numerosa famiglia nella quale il solo maggior mastio è impiegato nei tribunali foranei.
Ebbe l'errore di non allevare i figli per stare in Volterra alle loro zolle, e non campò tanto da stabilirgli. Era molto pingue, e la sua morte sono stati due vespai nelle rene. Io mi ricorderò sempre di quest'uomo con stima, quantunque ne conoscessi il debole, ma chi non ne ha alcuno?