interessante l'osservare come a poco a poco la scuola romana si diede più particolarmente ad investigare, e perfezionar le forme, e a coltivar l'espressione, mentre questa di Venezia si lasciò cattivar dai vezzi del colore, e dell'effetto più facili insieme ad imitare, e più vaghi, e lusinghevoli a contemplare, che non la bellezza delle forme, o la proprietà dei caratteri, le quali dipendendo da principi più reconditi, richiedono una più seria indagazione sì per acquistarle, che per gustare nel mirarle eseguite. Egli è evidente da questi quadri, che la squola veneta, fino dalla sua prima esistenza, à avuta sempre una predilezione per il colore, in preferenza delle altre parti dell'arte, e quantunque sieno disegnati colla stessa diligenza, e secondo me con più eleganza, e carattere, che non quelli della scuola fiorentina dello stesso tempo, vi si vede però sempre quella tendenza verso il colore, e quello che gli artisti