un codice diplomatico toscano. Il luogo che pare scelto è una stanza degli Ufizi al primo piano ch'è l'ultima della parte a levante verso la piazza. L'idea è molto bella, e gloriosa per Sua Altezza Reale e converrebbe che fosse eseguita con quel decoro che merita un tal progetto.
ø A dì 16 detto giovedì.
Tempo assai nebbioso, e grave.
Galileo, sua nuova vita scritta da monsignor Fabbroni. Fabbroni il celebre Provveditore dello Studio di Pisa nel ripubblicare le sue vite degl'italiani illustri del XVII e XVIII secolo ha inserito nel primo volume quella del Galileo scritta dall'abate Luigi Brenna ex gesuita. Non avendo in mano i manoscritti del senator Nelli non valeva la pena di compilar detta vita nella quale il medesimo Nelli se volesse potrebbe trar fuori molti sbagli, o mancanze. Per esempio p. 218 si dice che il Galileo ebbe Vincenzio e due figlie monache in Arcetri da una greca, quando questa fu Marina Gamba, siccome apparisce da fede battesimale