A dì 21 detto domenica.
Tempo bello.
Stretto dal destino, o dalle circostanze a rimaner sempre in quest'angolo della terra, e a non poter contemplare con gli occhi propri le maraviglie della natura, e quanto ella produce di raro nei suoi tre regni, e singolarmente nella nostra specie, bisogna che mi compiaccia a spigolare le notizie che qua, e là ritrovo, ed a raccogliere quei pochi fenomeni di cui acquisto cognizione. Già io vorrei riunire assieme le stampe dell'Aretino, o quelle altre le quali disegnano gli umani capricci nello sfogo della più dolce delle passioni, con quelle di cui ho fatto parola poca più sopra, e con certe che veddi molti anni sono esprimenti le dure penitenze degli abitatori della Tebaide d'Egitto, per osservare a confronto quanto è stato immaginato dal ferace ingegno de' miei simili per soddisfare le sregolate loro voglie in aspetti così diversi. Vorrei