Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VI (1778)

Volume Sesto » Diario » I 6 » Dal 4 maggio] » p. 965v

o A dì 21 detto giovedì.

Tempo un poco nebbioso.

Non vi è cosa che legga con tanto piacere, quanto la vita degli uomini. Sono nemico delle orazioni funebri perché non contengono che le lodi, e mascherano con queste la verità, ma voglio piuttosto volgermi a quelle memorie, ed a quelle storie che non mostrano interesse di fare apparire coloro dei quali trattano, maggiori, o diversi di quello che sono. Amerei che queste scendessero anche ai privati dettagli perché i ritratti non fedeli non somigliano, ed i difetti entrano ancora nella copia veridica delle altrui imagini.

ø A dì 22 detto venerdì.

Tempo nebbioso alquanto in alcune.

Non vi sarebbe per me cosa più incomoda che il dover fare il cicerone, ed il mostrare ai forestieri la Real Galleria. Quel predicare, quel ripetere cento volte le cose medesime, quel servire egualmente l'ignorante, che il dotto ecc. è per me una vera noia. Io l'ho provato, e lo provo quando mi tocca a seguitare qualche personaggio di rango, e stamane appunto mi sono seccato col fratello del duca di Saxe-Gotha