Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume VI (1778)

Volume Sesto » Diario » G 6 » Aprile » p. 949v

ø A dì 6 detto lunedì.

Tempo alcun poco nebbioso, e fosco.

Sono insofferentissimo di coloro che diconsi in volgar nostro "seccatori". Non solo mi annoiano, ma mi sollevano anche la bile, e devo farmi forza per non rompermi con essi, quando dalle circostanze sono costretto ad avergli attorno. Amo il quaquerismo, e un sì, o un no preciso è la cosa che più mi piace. So il verbiage dei gran parlatori, e lo trovo inconcludente, ed inutile. Appresso di me l'insistenza non acquista diritto quando sono risoluto in qualche cosa, e sarei un ministro assai brusco se dovessi sentire le udienze.

o A dì 7 detto martedì.

Tempo fosco, e tiepido.

Avvezzo come sono nel piccolo mondo, e nella solitudine è per me uno spettacolo il vedere le persone di tutt'i caratteri, e di tutte le nazioni che vengono alla Real Galleria, e per un poco mi diverte l'andare con le medesime per studiarle. Vedo tanti rammentati nei pubblici fogli, che mi scemano fra mano, perché gli uomini in carta sono come in pittura più belli.

ø A dì 8 detto mercoledì.

Tempo simile con baleni grandissimi in lontananza nel principiar della sera.

A sapere tutt'i capricci, e tutte le idee