A dì 27 detto lunedì. ø
Tempo piovoso nella notte, e nella sera, e molto fosco.
Gran cosa che non arrivi mai ad esser contento delle cose mie? Le cento volte ritorno a leggere quello che ho scritto, cento volte lo varierei, e pretenderei di correggerlo. Quindi sono disgustato quasi di tutto quello che mi è uscito dalla penna, e quello che ora faccio poi non mi piacerà certamente.
A dì 28 detto martedì. o
Tempo piovoso assaissimo.
Io mi persuado che senza dei viaggi non si possono acquistare le buone idee delle cose. La lettura non istruisce l'occhio, e questo avvezzo alle cose medesime, acquista dei pregiudizi. Il paragone lo illumina, e lo ammaestra, il confronto lo arricchisce d'idee, e gli facilita il modo di crearne. Vero è però che nel viaggiare bisogna determinarsi a cercare un oggetto in preferenza, mentre altrimenti si vede tutto superficialmente e alla sfuggita, e questo modo di vedere è quello che riempie di spropositi i libri dei viaggiatori, e le loro teste. Non è facile ad un forestiero il penetrare dove bisogna, l'incontrarsi in chi può sicuramente informarlo, ed il fargli scoprire quanto è degno di esser da lui osservato, ed esaminato.